VIAREGGIO. “Quasi tre milioni di persone ieri sono andate a votare alle primarie del Pd: sono il simbolo dell’Italia che non si arrende, che vuole partecipare, che esprime idee, sensibilità, progetti e bisogni. A tutte loro, giovani ed anziani, uomini e donne, un sentito ringraziamento. Un doveroso ringraziamento ai competitors che hanno saputo dar vita ad un acceso e costruttivo confronto di idee. Un ringraziamento anche alle migliaia di volontari che hanno consentito che questa grande iniziativa si svolgesse con efficienza e cortesia.” Così scrive in una nota Manuela Granaiola, senatrice viareggina del Pd.
“Ha vinto Renzi con quasi il 70% dei consensi; con lui soprattutto ha vinto un programma, un progetto al quale ora tutti siamo chiamati a collaborare. Progetti per il lavoro, per la competitività del paese, per la valorizzazione del merito, per la semplificazione, per la riduzione drastica dei costi della politica, per una revisione dell’architettura istituzionale dell’Italia finalizzata all’efficienza, per una nuova legge elettorale che restituisca agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti garantendo stabilità politica, per un welfare civile, sostenibile ed equo sono le prime risposte che l’Italia si aspetta da noi a livello nazionale così come nella diversificata articolazione locale.
“Siamo tutti consapevoli che si tratta di obiettivi facili da enunciare ma difficilissimi da realizzare; ma dobbiamo anche essere consapevoli che, in caso di fallimento, difficilmente ci potrà essere data un’altra occasione per guidare il paese fuori dalla crisi, per costruire un futuro migliore ed adeguato alle sfide che ci attendono.
“Renzi da solo non potrà riuscirci, perciò ho apprezzato moltissimo il suo invito a superare da subito un qualche ormai già antiquato ‘renzismo’: ora per rinnovare il paese e rispondere positivamente alla grande fiducia accordataci c’è bisogno del lavoro, dell’impegno e delle competenze di ognuno di noi; ogni indugio, furberia, conservatorismo ed egoismo localistico o di gruppo non potrà più essere sopportato nè dai nostri militanti e tanto meno dai cittadini elettori.”
